Uve:
una particolare selezione aziendale definita V10, propagata partendo da un antico biotipo di Catarratto
Vignavella, Vino Bianco, senza classificazione IGP o DOP . Un vino bianco dall’impronta unica, frutto della sapiente fusione di due espressioni di una stessa selezione di vitigno coltivato in due distinte aree della proprietà.
NOTE SENSORIALI
Un...
Presto tornerà disponibile
AGRICOLTURA: Regime Biologico Certificato UVE: da vitigni autoctoni
ABBINAMENTO: antipasti, primi piatti leggeri, pesce e carni bianche
Giovane, fresco, un fruttato elegante. Bianco di Nera è il FRIZZANTE Milazzo. Impronta inconfondibile per il nostro Charmat corto. Seconda fermentazione nelle nostre autoclavi per un breve...
''Selezionati dallo chef Pino Cuttaia''
Pomodori Pelati a mano come una volta - 350 g
I pomodori “pelati a mano come una volta” rappresentano uno dei cardini fondamentalidella dieta mediterranea: maturati al caldo del sole di Sicilia, sono un concentrato di antiossidanti (licopene). Sapore e densita’ sono un vero e proprio tuffo nel passato, rendendoli...
Presto tornerà disponibile
Bianco di Nera –Vino Frizzante Bianco
AGRICOLTURA: Regime Biologico Certificato UVE: da vitigni autoctoni
ABBINAMENTO: antipasti, primi piatti leggeri, pesce e carni bianche
Giovane, fresco, un fruttato elegante. Bianco di Nera è il FRIZZANTE Milazzo. Impronta inconfondibile per il nostro Charmat corto. Seconda fermentazione...
Olio extra vergine di Oliva Biologico Val Paradiso 0,75 lt
Scheda olio Bio
Delicati profumi di olive verdi, sentori di erbe aromatiche e di campo, giusto equilibrio tra dolce, amaro e piccante, tipici della Biancolilla siciliana.
Nuova annata disponibile per la spedizione, a partire da fine ottobre 2024
Giancarlo De Carlo Il volume nasce in concomitanza del conferimento della Laurea honoris causa in Lettere allÕarchitetto Giancarlo De Carlo, celebrata lÕ8 ottobre 1999 presso lÕUniversit di Catania, istituzione con la quale, insieme allÕateneo urbinate, lÕarchitetto ha intrattenuto il pi lungo e continuo rapporto di attivit. Nella Laudatio a Giancarlo De Carlo, Giuseppe Giarrizzo ne traccia il percorso di vita, la sua formazione, i suoi studi, i suoi interessi attraverso un alternarsi di testimonianze e rievocazioni, fino a definirne la figura dellÕintellettuale, le scelte ideologiche, la personalit creativa. E rammenta lÕoccasione del loro incontro, pi di ventÕanni fa, quando lÕUniversit di Catania lo chiam a far parte della Commissione giudicatrice di un concorso di idee relativa al restauro del Monastero di San Nicola, sede della Facolt di Lettere e Filosofia. Il volume contiene due scritti dellÕAutore. Il primo intitolato ÒLa mia esperienza della SiciliaÓ in cui De Carlo, attraverso un racconto suggestivo, racconta come la sua esperienza della Sicilia si svilupp dapprima indirettamente, da quando, dopo aver vissuto i primi due anni e mezzo a Genova con i genitori, and a vivere con i nonni paterni a Livorno i quali parlavano tra loro siciliano. Dopo un breve rientro a Genova si trasfer con i nonni in Tunisia dove gli italiani per la gran parte erano di origine siciliana. Ed l che fra il 33 o il 34 sent parlare di Vitaliano Brancati, Òun implacabile analizzatore delle pi sottili sfumature della dualit sicilianaÓ. Successivamente, nel 44 a Carrara, conobbe Alfonso Failla amico di Elio Vittoriani. Fu grazie a Vittoriani, racconta De Carlo, che conobbe i pi poetici misteri della Sicilia. Rammenta che, quando nel 1979 fu invitato a partecipare allo studio di un Piano Programma per la ristrutturazione urbanistica e architettonica del centro storico di Palermo, la citt si rivel meravigliosa, nonostante le contraddizioni organizzative degli spazi urbani. E giunge infine a narrare della sua seconda esperienza diretta della Sicilia, la pi profonda e avvincente, che dura da pi di ventÕanni, riguardante il ÒrecuperoÓ del Complesso monastico, che era stato donato allÕUniversit dal Comune di Catania con lÕimpegno di sistemarvi la Facolt di Lettere e Filosofia, proposito che inizialmente gli sembr bizzarro. Oggi quei volumi in rovina, consumati da lungo abbandono e alterati dallÕaggressione di usi impropri, sono Òridiventati spazi, di nuovo coordinati in sequenze armoniche, pieni di luce e vibranti di allegrezzaÓ. Sostiene lÕAutore che Òper immedesimarsi in una architettura significativa Ð comprenderla, nel senso di appropriarsene con la mente e coi sensi Ð bisogna entrarci dentro nel profondo, penetrare i misteri delle sue figure e dei suoi spazi; e solo allora si pu essere in grado di riprogettarlaÓ. Cos venne fuori il Progetto Guida dei Benedettini che dallÕ85 in poi ha cominciato ad essere realizzato percorrendo due vie parallele e strettamente complementari: quella degli interventi interni nel corpo del complesso originale Òpuntati a recuperare rigorosamente lÕantica impalcatura morfologica e a convertirla, senza smagliarla, a sistemi di significati contemporaneiÓ e a quella degli interventi esterni sul suo intorno immediato, Òpuntati a ricondurre tutto il visibile del grande complesso edificato ai modi di percezione che oggi ci sono propri, che ci consentono di distinguere i luoghi ormai senza vita contemporanea da quelli che, pur essendo antichi, nel presente hanno riacquistato un ruoloÓ. Afferma, infine, De Carlo: ÒÉ Tra le mie varie esperienze della Sicilia lÕultima, di Catania, quella che mi ha pi segnato. Perch dura da ventidue anni Ð una vita Ð perch mi ha offerto la possibilit di confrontarmi con sottili e inconsuete questioni di architettura, concettuali, di metodo e strumentali; perch nel suo corso ho avuto modo di progettare e costruire proprio come io penso si debba fare: comprendendo uno spettro di idee e fatti il pi ampio possibile, concentrandosi su situazioni e circostanze specifiche il pi possibile, con la consapevolezza di tutto quanto nel mondo accade; percorrendo il campo del progetto in ogni direzione per non lasciare fuori niente, per raccogliere ogni frammento che possa concorrere a dischiudere significati eloquenti e durevoli. (É) anche perch lungo il suo percorso ho stretto amicizie con persone che stimo e mi sono simpaticheÓ. Il secondo scritto intitolato ÒRacconto non agiografico su Giuseppe SamonÓ ne delinea la complessa personalit e le doti che lo sostennero durante la sua attivit che lo vide impegnato dapprima come docente universitario nella Facolt di Architettura a Palermo, poi come Direttore nel processo di radicale trasformazione della Scuola di Venezia, e infine con una grande energia e passione nel Piano Programma per il Centro Storico di Palermo.